The Jean Monnet Centre of Excellence on the Integration of Migrants in Europe (IntoME) and the PRIN CoSME (Community Sponsorship for Migrants in Europe) invite you to the 2025 edition of Have Your Say!, a hands-on meeting aimed at promoting the transformative role of the university in fostering resilient, inclusive and cohesive communities, through cooperation with institutions, civil society and the local territory.
12 June 2025 – Day One
Following the institutional greetings by the Rector of the University of Tuscia, the Director of the Department of Legal, Social and Educational Sciences (DIKE), and the Chair of the Unified Course in Law and European Studies, the first session will explore the role of the university as a driver of social change. Topics will include internationalisation practices, participatory student-led theatre for inclusion, intercomprehension and intercultural dialogue, and the strategic involvement of students through projects such as the Migration and Asylum Legal Clinic (MALC) and participation in the Italian Negotiation Competition 2025.
The second session will focus on “Sports and Inclusion”, showcasing how physical activity and team sports can support educational success and social redemption, through contributions from academic researchers, Caritas of Florence, and refugee athletes involved in the “Refugee Teams” network.
To close the day, the UNITUS student community will join refugee players on the field for a solidarity football match (#UNITUS4Refugees), hosted by the University Sports Centre. This will be a moment of collective engagement and fundraising in support of refugee inclusion.
13 June 2025 – Day Two
The day opens with Session III, dedicated to institutional networks and inclusive projects, highlighting collaboration between the University of Tuscia, the Prefecture of Viterbo and civil society organisations. Projects such as PROBEN, LEAP, Growth, SHARE, EUPassworld, and the Institutional Table for Community Sponsorship will be presented.
Session IV will address the topic of University Corridors for Refugees, including an evaluation of the UNICORE 7.0 programme, updates on UNITUS for Ukraine, and insights into the UNITUS model of university sponsorship, now recognised in international academic literature.
The session will conclude with a presentation of experiences and bottom-up initiatives led by UNITUS international students, including The Bridge Trust initiative, highlighting the active role of students in shaping inclusive university ecosystems.
Let us know if you are interested in participating. Fill in the form: https://forms.gle/
Il 12 e 13 giugno si è svolto presso l’Aula magna del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia l’Hands-on Meeting “Have Your Say!”: un incontro di restituzione e riflessione sul tema dell’Università come ecosistema inclusivo.
L’incontro, nato dalla sinergia tra due progetti incardinati nel DIKE – il PRIN 2/2022 CoSME e il Centro di eccellenza IntoME – è stato introdotto dal Magnifico Rettore Stefano Ubertini che, nel corso di un ricchissimo intervento, ha sottolineato la propensione dell’Università della Tuscia a fungere da laboratorio sperimentale per iniziative che hanno la capacità e la forza di trasformare la ricerca scientifica in efficaci strumenti di avanzamento sociale e culturale. A seguire, il Direttore del DIKE, Carlo Sotis, nei suoi indirizzi di apertura ha evidenziato la spinta propulsiva data dall’apertura dell’Università della Tuscia agli studenti internazionali, che contribuisce alla vivacità e alla crescita della comunità accademica e studentesca viterbese come universitas vibrante e dinamica.
L’edizione 2025 di “Have Your Say!” si è snodata, quindi, lungo 4 direttrici tematiche, esplorando il ruolo dell’Università come agente del cambiamento sociale, la centralità dello sport come strumento di inclusione, l’importanza della rete che l’Università ha costruito con le istituzioni locali e, infine, il modello UNITUS dei corridoi universitari per i rifugiati.
I laboratori presentati nella prima sessione – sull’Intercomprensione, sul Teatro per l’inclusione, sulla Mediazione giuridica e linguistica – insieme alla nuova Clinica su Migrazione e Asilo (MALC) testimoniano della creatività dell’offerta di formazione informale e avanzata dell’Università della Tuscia, che si propone come palestra per la sperimentazione di metodologie innovative di interazione e sviluppo delle soft skills.
La seconda sessione, sul tema “Sport e inclusione”, ha accolto le testimonianze dei protagonisti di percorsi di rinascita e riscatto attraverso il gioco del calcio. Una delegazione di 6 ragazzi rifugiati, giocatori professionisti del programma “Refugee Teams” della FIGC, assieme a 4 giocatori della squadra locale dei braccianti agricoli africani “Asfa Uila” e agli studenti e alle studentesse UNITUS, si sono sfidati sul campo del Centro Universitario Sportivo (CUS) nel primo “Refugee Match”: una gara amichevole sapientemente orchestrata con il supporto di Marco Barbanera, Presidente del Corso di Laurea in Sport, benessere e attività motoria del DEIM, Paolo Stavagna, Dirigente del Tribunale di Viterbo, responsabile di progetti per l’inclusione e già componente della Commissione Nazionale Disciplina dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) e Marzio Mori, Direttore della Caritas Diocesana di Firenze e team manager dei ragazzi della Nazionale di calcio dei Rifugiati, nonché con l’indispensabile cooperazione della Sezione locale dell’AIA, che ha designato per la gara una terna di giovani e promettenti direttori di gara, segnatamente Domenico Falvo, Flavia Frittelli e Daniele Corinti.
La gara è stata preceduta dalle toccanti testimonianze di Keba e Fatima, ragazzi rifugiati della Nazionale, e Amadou, in rappresentanza di “Asfa Uila”.
La condivisione delle loro storie di forza, coraggio e riscatto è stata di notevole impatto e ispirazione per tutti i partecipanti, specialmente in questo delicato momento per la comunità viterbese, che si riscopre ancor più unita attorno alla sua Università, dopo il tremendo incendio che ha colpito la scorsa settimana il Dipartimento di Agraria.
La terza sessione dell’Hands-on Meeting ha offerto un affresco del ruolo dell’Università della Tuscia come sede elettiva dell’alleanza educativa tra la comunità studentesca, la comunità accademica e le istituzioni della città Viterbo, alleanza che è in grado di dar vita a processi trasformativi di notevole impatto sociale. Al messaggio di apertura del Presidente del Corso unificato di Giurisprudenza e Studi europei del DIKE, Alberto Spinosa, sull’importanza del radicamento territoriale dell’Università per la costruzione di percorsi di formazione virtuosi, ha fatto seguito una riflessione teorico-giuridica sulla missione formativa delle Università eccellenti nella cornice della piattaforma assiologica costituzionale italiana ed europea, che ha fatto da inquadramento agli esempi di progettualità sull’inclusione, sulla co-creazione di innovazione sociale e sullo sviluppo della comunità universitaria e territoriale che l’Università della Tuscia promuove o alle quali partecipa, nell’ambito di partenariati nazionali ed europei (EUPassworld, SHARE e Growth).
L’ultima sessione sui corridoi universitari per i rifugiati ha consentito anzitutto di valorizzare il contributo dell’UNITUS al programma UNICORE (University Corridors for Refugees), promosso da UNHCR Italia e giunto alla settima edizione, nonché al lancio del programma UNITUS for Ukraine, destinato all’accoglienza di studenti e docenti in fuga dal conflitto in Ucraina. Su queste iniziative si innesta la creazione di UNITUS4Refugees: una rete di supporto, ascolto e crowdfunding, riconosciuta e finanziata dall’Ateneo e incardinata all’interno della Associazione degli Alumni “We Unitus”.
L’edizione 2025 di “Have Your Say!” si è chiusa con le testimonianze di uno studente UNICORE del corso di laurea magistrale internazionale in “Security and Human Rights” (SHR) del DIKE – Joshua Kabelu – e di due dottorandi del programma di dottorato in “Diritto dei mercati globali” del DIKE – Prevail T. Adewale-Alfred e Tamta Gventsadze, già studenti internazionali del corso SHR. La loro riflessione dà corpo e struttura al lavoro sinora svolto attraverso le iniziative presentate in questa due giorni e incoraggia a fare ancora di più per rendere l’Università degli Studi della Tuscia una Università eccellente: uno spazio pubblico aperto e responsabile, che si fa luogo di formazione “a tutto tondo”, mettendo in rete la comunità studentesca, accademica e cittadina.
I coordinatori dell’iniziativa – Daniela Vitiello e Mario Savino – ringraziano sentitamente i relatori, i partecipanti e il comitato organizzativo per aver reso tutto questo possibile.
Registrazione dell’incontro: https://drive.google.com/drive/folders/15m2a8djeGcxi2q11w6oLYoJjWb162vCS?usp=sharing
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CoSME 2024